Mar 21, 2009

Ho cercato d'afferrare l'infinito (inedito)


Dedicato ad Abigail... La mia piccola bimba lontana


Ho cercato d'afferrare l'infinito.
Mi sono ritrovata
con gelido vento
tra le dita.

In mezzo alla grigia folla
- quella macchia sporca e rabbiosa -
desideravo trovare un volto
che potesse darmi conforto.

In ogni dove
sognavo un bagliore,
un faro nel buio
che mi guidasse altrove...
Esausta, mi sono sdraiata
sulla bianca spiaggia.
Ho ascoltato del mare i sospiri;
m'ha parlato di mondi lontani:
mai li avevo immaginati.

Il vento,
come un lamento,
in silenzio mi ha portato
la tua dolce voce.

Oltre l'orizzonte,
al di là del mondo,
ho rivolto lo sguardo,
e laggiù, ti ho trovato.

Un oceano
- o forse un divino pianto? -
ci nega quell'abbraccio
a lungo desiderato.

Il tuo volto mai ho sfiorato;
ma il tuo sguardo conosco,
è ciò che sempre ho sognato...
Sei tu, quel sole agognato!

Queste parole sono la mia carezza.
Imprimile nel tuo cuore,
immenso come il mare
che ami guardare...

Delicata fanciulla
che vive nel nulla,
raccogli le mie lacrime,
sciogli la rabbia che ti brucia...

Accetta il mio lontano
- ma non vano! - amore,
e abbatti il tuo dolore.

Tu sei il mio cielo.
E il solo tuo pensiero
mi fa sentire
d'avere l'infinito
tra le mie dita.
 

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