Apr 30, 2009

Muto silenzio



Ero solita brandire una penna
come fosse un'arma letale,
e con essa sfogare la rabbia
scrivendo di dolore e rancore
su un pezzo di carta.
Fors'Egli m'ha punito per l'ardore
della mia silenziosa voce.
Non saprei spiegarmi, altrimenti,
perché il cuore ha esaurito
tutte le parole!
La malinconia, un tempo,
mi rendeva invincibile.
La sua compagnia devastante
riempiva il vuoto di magia;
l'afferravo con una penna
per tramutarla in pensieri
e non rischiare di perderla...
Ora conosco la solitudine più immensa.
E' muto, il silenzio.
Incolore l'aria dove lasciavo
libero il mio lamento.
Le mani, gelide, dondolano nel vuoto,
stringendo un'arma impotente.
La bocca, arida, s'apre
senza emettere alcun suono.
Vivevo soltanto attraverso
frammenti di un'anima
impressi, nero su bianco, nel tempo.
Ora è rimasto solo
il nulla più tetro.
Le Muse non parlano.
Il mio mondo s'è spento.

(c) Eleonora Grana, 2009

Apr 11, 2009

Uomini soli (inedito)



Talvolta non si trovano parole.
Le mani restano vuote,
protese nell'aria, affamate,
in trepidante attesa di venire colmate
da quell'ispirazione che permette
di liberare se stessi,
e imprimere l'anima per sempre
riempiendo con foga
una tela, o un pezzo di carta.
In quei momenti di tetro silenzio,
quando tutto ciò che rimane
è un muto lamento dentro,
allora smettiamo di credere
d'essere poeti, artisti, o scrittori.
E rimangono solo uomini soli.
Le dita, affrante,
afferrano il niente.
Talvolta non si trovano parole.
La mente perde ogni potere
e rimane soltanto il dolore,
senza possibilità di liberazione.

(c) Eleonora Grana, 2009
 

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